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Facebook (per dire i tutti i social), Lessing e il Kaos (un accenno…)

Facebook (per dire i tutti i social), Lessing e il Kaos (un accenno...)

Vorrei scomodare uno tra più noti esponenti dell'Illuminismo, Gotthold Ephraim Lessing (1729 – 1781), per chiarirmi le idee sul perché su Facebook (per dire i tutti i social) molta parte dell'arte contemporanea che viene postata attraverso delle immagini, risulta un tritato di linguaggi, segni-segnali e indicatori di confusione, di combinazioni che producono un'amalgama visiva dalla quale non giunge nessun messaggio chiaro. Mi riferisco a tutta quell'arte contemporanea che non sia pittura, scultura e fotografia, semplificando. Nel "Del Laocoonte", con sottotitolo 'Dei limiti della pittura e della poesia', uno scritto del 1766, Lessing ci dà una prova (una lezione di estetica ineguagliabile...) che talvolta certe arti non sono "accostabili" e comparabili e che, diremmo oggi, necessitano di una categorizzazione e classificazione. In buona sostanza, quando su FB a me giungono foto di opere d'arte contemporanea, per usare una terminologia rozza, di base: miste (o ibride), o se vogliamo "totali", dove vedo un mixer di ambiente, foto, testi, luci, video, esseri umani, materiali vari eccetera; parlo nello specifico dei lavori site-specific, delle installazioni, dell'arte di relazione, di quella concettuale, di quella ambientale ed altro, tanto per intenderci, io inizio ad annoiarmi perché mi accorgo che sono invaso da ciarpame visivo e basta - anche se sono opere di artisti importanti. In fondo, quando viene messo sul diario di FB un quadro brutto, si intende bene che è un quadro brutto! (... tra l'altro Lessing è stato un legittimatore del "brutto" in arte), ma quando si riporta un'installazione, per dire, di solito arriva poco o niente: molto caos, o al meglio si ha una visione di insieme che è relativizzante, ma poco emozionante o "esatta". Allora mi chiedo perché la "tassonomia" facebookiana della pittura, scultura e fotografia ha una forza comunicativa maggiore? perché questi sono mezzi espressivi più semplici e diretti? oppure gli altri "muoiono" al momento che vengono catturati e postati? perché i primi bene o male hanno qualcosa da dire e i secondi non hanno da dirci niente e quindi sembrano (o forse sono) spesso e volentieri la solita pula al vento dell'arte odierna, che poi nessuno percepisce?

Claudio Parrini

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Foto credits: Fonte Wikimedia Commons per ritratto di Gotthold Ephraim Lessing, olio su tela, circa 1767-1768 ca. (part) di Anna Rosina de Gasc, e Pixabay/Hermann Traub per installazione artistica sull'acqua.

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